Dragaggio

Il nostro Paese oltre ad essere circondato per migliaia di Kilometri dal mare, è ricco di laghi, fiumi grandi e piccoli, canali di collegamento e di  scolo e tutte queste coste e corsi d’acqua, hanno bisogno di manutenzione per lo sgombro e la pulizia dei fondali e delle sponde.

I movimenti ondosi, i cambiamenti climatici, la vegetazione infestante e non ultimo i rifiuti, devono essere asportati e smaltiti per permettere l’eco sostenibilità, la navigazione e l’imputridimento che causa gravi variazioni nell’eco sistema ittico e della barrieara corallina.

Inoltre, i alcuni fiumi e laghi deve essere costantemente ripristinato il fondale per permettere la navigabilità. Per fare tutto ciò si costruiscono zattere e pontoni attrezzati a dragare i fondali. Le draghe , lavorando in ambiente umido e usurante, devono essere costruite con particolati acciai che resistano allo sfregamento costante con sabbie di diversa natura, ghiaie e rocce.

Inoltre queste macchine procurano la sabbia recuperata dalle acque dolci, che serve all’edilizia per i conglomerati per gli intonaci e la ghiaia per la composizione del calcestruzzo.

Lo scafo della draga, grande o piccolo che sia non necessita di acciai da costruzione particolarmente specifici ma le attrezzature a contatto con gli ambienti usuranti devono essere sufficientemente resistenti sia per eseguire il lavoro continuo che per massimizzare i tempi di manutenzione.

• Benne bi valve
• Benne a griglia
• Raschiatori
• Giranti e Turbine

Devono avere caratteristiche antiusura utilizzando pezzi ricavati all’ossitaglio con resistenza Brinell – HB da 400 – 450-500.