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«Negli anni precedenti la crisi», ha ricordato Giancarlo Moglia, responsabile commerciale di Venturi Acciai, «gli acciai dei gradi
che più comunemente utilizziamo avevano costi per tonnellata sino a 1.900 euro. Hanno subito una diminuzione forte che li ha portati a 1.300-1.400 euro e non si è ancora fermata; mentre sul mercato outsider orientali o russi hanno forzato la mano con offerte da 1.000 euro a tonnellata dalle quali molte aziende si lasciano irretire, per poi pentirsi della scelta». Anche la scarsa qualità delle materie prime reperibili è secondo Moglia alla base del rientro in Patria di tante realtà non solo dalla Cina ma anche dalla più vicina Europa dell’Est. La strategia non riguarda Venturi, naturalmente: «Puntando sulla qualità e dell’affidabilità, irrinunciabili nei settori che forniamo, fra i quali gru e movimento terra», ha detto Moglia, «non siamo sensibili alla guerra dei prezzi. È un’evidenza con cui però facciamo i conti e che non svanirà, specie alla luce delle previsioni modeste sulla crescita del Pil nazionale. A patto di poter restare sul mercato alcune imprese presentano forniture a basso costo corrompendo qualità e prezzi; le dinamiche di business». Terzista specializzata nella piegatura e formatura, Venturi acquista le sue commodity in territorio europeo da colossi occidentali fra cui SSAB, DILLINGER, SALZGITTER o asiatici quali ARCELOR MITTAL o TATA e altri non meno importanti che si sono adeguati alla logica del :
“più leggero, più resistente, meno inquinante”
La sua storia imprenditoriale lunga mezzo secolo è però dovuta anche alla focalizzazione su segmenti d’eccellenza che impongono elevate prestazioni: «Lavoriamo con tecnologie avanzate», ha detto Moglia, «su lamiere e acciai speciali, leghe carbonio-manganese, bonificati: acciai strutturali, antiusura e proprio l’import di lamiere speciali ai tempi del dominio di ITALSIDER è alla base delle fortune di Venturi. Era una nicchia importante e la sua rilevanza è cresciuta nel corso del tempo: degli oltre 1,2 miliardi di tonnellate d’acciaio prodotte nel mondo, oggi il 10% e più è dato dagli Acciai Speciali, HLSA».